Le disposizioni per la sicurezza nel trasporto di merci pericolose: Il piano security

il piano security

In considerazione che le caratteristiche di pericolosità, intrinseche alle merci trasportate, possono costituire un elemento utilizzabile per compiere azioni terroristiche o comunque per un uso non appropriato, la normativa ADR 2021 introduce al capitolo 1.10 le “Disposizioni concernenti la sicurezza”, dove con il termine “sicurezza” si intendono le misure o le precauzioni da prendere per minimizzare il furto o l’utilizzazione impropria di merci pericolose che possano mettere in pericolo le persone, i beni o l’ambiente.

La normativa definisce le merci pericolose ad alto rischio quelle utilizzabili ai fini terroristici che possono quindi causare effetti gravi come perdite di vite umane, distruzioni di massa e danni per l’ambiente.

Purtroppo alcuni eventi, anche recenti, hanno dimostrato che una potenziale possibilità sia divenuta realtà: basti pensare alla cisterna di gas infiammabile utilizzata per l’attentato alla sinagoga di Djerba in Tunisia che ha causato 20 morti nell’aprile del 2002 o all’utilizzo di sostanze tossiche per compiere o minacciare attentati e stragi: dal gas nervino utilizzato negli attentati del 27 giugno 1994 e del 20 marzo 1995 in Giappone, rispettivamente a Mtsumoto e nella metropolitana di Tokyo con 7 e 12 morti e migliaia di intossicati, alla diffusione di buste contenenti antrace negli USA, ecc. Per non parlare poi dell’ovvio utilizzo di esplosivi, sotto forma di bombe, lettere esplosive, ecc. In considerazione di tali problemi è stato deciso, a livello internazionale, di introdurre nella regolamentazione sul trasporto di merci pericolose alcune misure aventi soprattutto lo scopo di prevenire questo tipo di eventi.

In ambito lessicale, è opportuno osservare che nella lingua italiana non esiste, nel termine “sicurezza”, la possibilità di distinzione fra il concetto di “safety” (sicurezza di carattere tecnico) ed il concetto di “security” (sicurezza contro atti ostili). Per questo motivo, spesso, il termine “security” – mutuato dall’inglese ma di più immediata comprensione – non viene tradotto in italiano.

L’articolato normativo prevede che ogni persona coinvolta nel trasporto di merci pericolose deve tener conto delle disposizioni di sicurezza in misura appropriata al proprio livello di responsabilità. In tale contesto le merci pericolose devono essere consegnate per il trasporto soltanto a trasportatori debitamente identificati mentre per quanto riguarda le aree all’interno dei terminali di sosta temporanea, dei siti di sosta temporanea, dei depositi dei veicoli, dei luoghi di lavaggio e degli impianti di smistamento, utilizzate per la sosta temporanea, durante il trasporto di merci pericolose, devono essere tenute sotto appropriato controllo, ben illuminate e, se possibile e quando appropriato, rese inaccessibili al pubblico.

Inoltre, ogni membro dell’equipaggio di un veicolo che trasporta merci pericolose deve portare con sé, durante il trasporto, un documento identificativo comprensivo di fotografia.

Il capitolo 1.10 della normativa ADR 2021 prevede che i trasportatori, gli speditori e tutti gli altri operatori coinvolti nel trasporto di materie definite ad alto rischio, cioè quelle potenzialmente utilizzabili a fini terroristici e che possono quindi causare effetti gravi come perdita di numerose vite umane o distruzioni di massa, devono adottare, attuare e seguire piani di sicurezza che contengano almeno i seguenti elementi:

  • attribuzione specifica di responsabilità in materia di sicurezza a persone competenti e qualificate, dotate della necessaria autorità;
  • registrazione delle merci pericolose in questione o delle loro tipologie;
  • valutazione delle attuali modalità operative e dei rischi per la sicurezza connessi, includendole fermate necessarie richieste dalle condizioni di trasporto, la conservazione delle merci pericolose nei veicoli, cisterne o contenitori prima, durante e dopo il viaggio, il deposito temporaneo di merci pericolose durante il trasferimento intermodale o il trasbordo tra unità di trasporto;
  • chiara definizione delle misure da adottare per ridurre i rischi relativi alla sicurezza, tenuto conto delle responsabilità e funzioni del personale addetto, che comprendono:
  • formazione;
  • misure di sicurezza (per esempio: come reagire in caso di minaccia più elevata, controlli da attuare in caso di nuove assunzioni o di assegnazione del personale in certe posizioni, ecc.);
  • misure operative (per esempio: scelta e utilizzo degli itinerari quando già conosciuti, accessibilità alle merci pericolose in sosta temporanea intermedia, vicinanza ad infrastrutture vulnerabili, ecc.);
  • equipaggiamenti e risorse da utilizzare per ridurre i rischi relativi alla sicurezza;
  • procedure efficaci ed aggiornate per segnalare e fronteggiare minacce, violazioni della sicurezza o incidenti connessi alla sicurezza;
  • procedure di valutazione e di verifica dei piani di sicurezza e procedure per la loro revisione periodica ed aggiornamento;
  • misure per assicurare la protezione fisica delle informazioni relative al trasporto contenute nel piano di sicurezza;
  • misure per assicurare che la distribuzione delle informazioni relative alle operazioni di trasporto contenute nel piano di sicurezza sia limitata a quanti ne abbiano necessità.

La tabella 1.10.5 della normativa ADR 2021 contiene la lista delle merci pericolose ad alto rischio.

a: non applicabile b: Le disposizioni del 1.10.3 non sono applicabili, quale sia la quantità. 0: La merce è considerata ad alto rischio se trasportata in quantità superiore ai limiti previsti al 1.1.3.6.3

L’Azienda sottoposta alla normativa ADR deve verificare se le merci e/o rifiuti destinati al trasporto rientrano tra le materie pericolose definite ad alto rischio e, pertanto, se risulta necessaria la redazione dello specifico “Piano di sicurezza” di cui al capitolo 1.10 della normativa ADR 2021.

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